Quattordici registrazioni poco note per ricordare Gilda Mignonette nel settantesimo anniversario della sua scomparsa: si intitola “Le canzoni rare” l’album pubblicato dalla Fondazione Bideri che rinnova il mito della “regina degli emigranti”, deceduta l’8 giugno 1953 a bordo del transatlantico Homeland mentre faceva ritorno a Napoli.
Disponibile sulle principali piattaforme di streaming musicale con produzione Gennarelli Bideri Editori s.r.l., l’album è frutto della digitalizzazione di una serie di 78 giri presenti negli archivi della onlus napoletana che, tra la fine degli anni ’20 e la prima metà degli anni ’30, furono commercializzati da prestigiose etichette come la Brunswick, la Odeon, la Victor e la Columbia.
Le registrazioni presenti nell’album comprendono in larga parte interpretazioni in napoletano, ma non mancano canzoni in italiano: ne sono esempio “Argentina”, che vide la Mignonette imporsi anche in Sud America; “Nirvana”, una curiosa storia di amore e di emigrazione firmata da Raffaele Bossi; “Cinesita”, canzone di impianto esotico scritta da Alfredo Bascetta, tenore irpino riparato negli U.S.A. per le sue idee antifasciste e conosciuto per aver cantato la vicenda di Sacco e Vanzetti in “Lacreme ‘e cundannate”.
GILDA MIGNONETTE, LE CANZONI RARE
Il rilevante contributo al repertorio della Mignonette da parte di autori emigrati oltreoceano è testimoniato anche da brani di Mario Nicolò, “Ll’ombra ‘e chell’ata” e “’O sturnello d’ ‘o carcerato”; di Francesco Pennino, “Femmena”; di Luigi Donadio, “Povera serenata”.
Di contro, il legame con la produzione canzonettistica realizzata a Napoli in quegli anni trova riscontro in “Tre Napule”, composta da E.A. Mario; “Connola d’ammore” e “Tu si’ ‘na nuvola”, entrambe musicate da Gaetano Lama, oltre che da “Ombra luntana”, che porta la firma di Ernesto Tagliaferri, e da “Madonna notte”, scritta da Enzo Bonagura e Giuseppe Cioffi.
L’ascolto delle 14 canzoni definisce ancora meglio il profilo artistico della “Carusiana” o “The Queen of diamonds”, come amavano chiamarla negli U.S.A. Nei brani rilanciati dalla Fondazione Bideri, infatti, rimane centrale il tema del rimpianto e della nostalgia per la terra natia, ma l’uso di nuovi canoni musicali, come ad esempio il tango, rivelano quanto la Mignonette fosse attenta alle mode musicali che imperavano a New York in quel periodo. Non solo ‘A cartulina ‘e Napule, dunque, ma brani che arricchiscono la conoscenza della “regina degli emigranti”.
“L’album dedicato a Gilda Mignonette è l’ennesima testimonianza del lavoro che la Fondazione Bideri porta avanti da anni per preservare una memoria musicale altrimenti destinata a scomparire” ha dichiarato Ferdinando Bideri, presidente della fondazione.
L’album “Le canzoni rare” è stato prodotto dalla Fondazione Bideri e distribuito su etichetta Gennarelli Bideri.